Angela Carter è una delle più importanti e audaci scrittrici inglesi, regina di atmosfere gotiche. Torna in libreria con un romanzo di formazione in cui la giovane protagonista scopre il fascino inquietante del diventare adulti.
Protagonista è l’adolescente Melanie, che una notte decide di indossare di nascosto l’abito nuziale della madre, passeggiando per il giardino. A partire dal giorno successivo, però, la sua vita cambierà completamente: lei e i suoi fratelli si ritroveranno orfani, costretti ad abbandonare loro casa per trasferirsi a Londra da degli zii che non hanno mai conosciuto. Margaret è una donna gentile ma estremamente taciturna, Philip invece si rivelerà essere un manipolatore, ossessionato dai giocattoli e dal teatro. Lo zio cercherà infatti di mettere in scena degli spettacoli, utilizzando i suoi familiari come fossero marionette viventi. Sempre più consapevole della propria femminilità, Melanie dovrà affrontarlo e liberarsi definitivamente di lui.
Le atmosfere descritte da Angela Carter ricordano quelle di Carroll e di “Alice nel paese delle meraviglie”, perfette per chi ama storie surreali e misteriose. Lo stile di Carter riesce a catturare il lettore e le sue storie, secondo Salman Rushdie “ci liberano dalle catene, rovesciando le statue del pomposo, demolendo i templi della rettitudine. Prendono la loro forza da tutto ciò che è ingiusto, illegittimo, basso”.
“La bottega dei giocattoli” è edito Fazi Editore nella traduzione di Maria Baiocchi e sarà disponibile in libreria a partire dal 23 maggio. Il libro, in Inghilterra, ha vinto il prestigioso John Llewellyn Rhys Prize.