GEOPOLITICA DEL MONDO MODERNO

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Recensioni, pubblicazioni e news sulle nuove e meno nuove pubblicazioni

“Condizione e costi dell’insularità” a cura di Gaetano Armao, Rubbettino Editore

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Questo volume, curato da Gaetano Armao per Rubbettino Editore, raccoglie gli atti del Convegno promosso dalla Regione Siciliana e dalla Regione Sardegna, con il patrocinio della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e della Commissione Isole della Conferenza delle regioni marittime e periferiche (CPRM), presso la Camera dei Deputati (Sala del Refettorio di Palazzo S. Macuto) il 10 dicembre 2021.

L’iniziativa ha visto l’introduzione di Apostolos Tzitzikostas, presidente del Comitato Europeo delle Regioni e presidente della Regione Macedonia centrale; di Vasco Alveis Cordero, primo vicepresidente del Comitato Eu- ropeo delle Regioni e componente del Parlamento Regionale delle Azzorre; di Giuseppe Fasolino, assessore al Bilancio e alla Programmazione della Regione autonoma di Sardegna e di Rosario Sánchez Grau, Ministra Regionale Finanze e Affari Esteri governo Isole Baleari. Al Convegno hanno offerto il proprio contributo accademici, giuristi ed economisti, e politici che si sono dedicati al tema della condizione dell’insularità Marie-Antoinette Maupertuis, presidente dell’Assemblea Corsa e professoressa di economia, Università di Corsica – P. Paoli; Tommaso Edoardo Frosini, professore di diritto costituzionale all’Università SOB di Napoli; Omar Chessa, professore di diritto costituzionale all’Università di Sassari; Giovanni Ruggieri, professore di Economia del Turismo all’Università di Palermo; Mary Prezioso, profes- soressa di Geografia Economica nell’Università di Roma Tor Vergata; Aldo Berlinguer, professore di Diritto europeo dell’Università di Cagliari; Gino Scaccia, professore di diritto costituzionale nell’Università di Teramo e capo dell’Ufficio legislativo del Ministro per gli Affari regionali; on. Mariastella Gelmini; Godfrey Baldacchino e Karl Agius dell’Università di Malta; Enzo Bianco (Presidente dell’ANCI) e con gli interventi dell’on. Roberta Alaimo, relatrice della proposta di legge costituzionale di modifica dell’art. 119 Cost. alla Camera dei Deputati e di Francesco Del Deo, sindaco di Forio e presidente dell’Associazione Nazionale Comuni delle Isole Minori (ANCIM).

A questi lavori si aggiungono, inoltre, alcune riflessioni svolte in occasione del successivo Seminario tenutosi l’8 aprile 2022, presso la sede di Roma della Regione Siciliana: La condizione di insularità tra Europa ed Italia, con l’intervento dell’eurodeputato francese, Younous Omarjee, presidente della Commissione per lo sviluppo regionale (REGI) del Parlamento UE e proponente della risoluzione “isole dell’Ue e la politica di coesione: situazione attuale e sfide future” (2021/2079 INI) poi approvata dal Parlamento europeo, con ampia maggioranza, il 7 giugno 2022.

Quando questo volume era in corso di pubblicazione è giunta l’ultima approvazione da parte della Camera dei Deputati della proposta di legge costituzionale d’iniziativa popolare “Modifica all’articolo 119 della Costituzione, concernente il riconoscimento delle peculiarità delle Isole e il superamento degli svantaggi derivanti dall’insularità”, già approvata, in prima deliberazione, dal Senato e dalla Camera e successivamente ap- provata, in seconda deliberazione, con la maggioranza assoluta dei suoi componenti, dal Senato (C. 3353-B). Nella seduta del 22 luglio 2022 la proposta è stata definitivamente approvata dalla Camera dei Deputati con 412 voti favorevoli e nessun contrario. Di tale approvazione si tiene quindi conto nelle considerazioni conclusive del curatore.

L’approvazione del testo di modifica dell’art. 119 Cost., ampiamente trattata in alcuni dei contributi che seguono, costituisce il ritorno, sebbene con una diversa incidenza nell’ordinamento costituzionale italiano, del riferimento alle Isole nel Paese europeo con il più alto numero di cittadini insulari che era stato cancellato dalla riforma del 2001. Tale approvazione si connette peraltro alla ricordata risoluzione europea che offre una specifica prospettiva interpretativa all’art. 174 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea.

Un viaggio nel Barocco catanese con Antonio Grasso

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Un viaggio nel barocco etneo in compagnia dell’autore, è quello proposto da Antonio Grasso nella sua ultima opera, per Algra Editore, “Catania, un viaggio nel barocco”.

Nel suo libro, Grasso ci parla delle eccellenze architettoniche, artistiche e culturali della Catania barocca e delle trasformazioni intervenute sino ai nostri giorni. Un viaggio che da piazza Duomo si dipana lungo via Vittorio Emanuele II e via Garibaldi e che considera i più ampi contesti insediativi posti a contorno dove pure si addensano notevoli edifici e monumenti. 

La Catania del Settecento attrae sempre più popolazione e diventa centro propulsore di un’area sempre più vasta, che accresce e muta nel tempo la sua economia, basti pensare alla trasformazione da centro produttivo della seta nel Seicento a base logistica dello zolfo e poi sempre più dell’agrumicultura a fine Ottocento e Novecento. 

La dimensione culturale viene identificata delineando la Catania barocca quale luogo vissuto dai tanti personaggi che nella comunità locale hanno segnato una traccia tangibile del loro operato. Alla chiave di lettura architettonica, infatti, se ne sovrappone un’altra, volta ad indagare sui contesti quali luoghi vissuti, con il clero, i nobili, i poeti e letterati, il popolo dei quartieri, come nella “Civita”, cuore pulsante della città, che animavano ed animano Catania dando vita alle espressioni più vere della “catanesità”.

In questo quadro un ruolo fondamentale viene svolto dal concentrarsi della disponibilità di rendite a favore del clero locale, che investe in prestigiosi edifici religiosi del ceto nobiliare, spesso non di origini cittadine, che investe in imponenti edifici di rappresentanza, anche da qui un effetto moltiplicatore di ritorno sul tessuto economico cittadino. 

Un testo lungimirante quindi, quello di Grasso, che ha per tema la tutela del patrimonio culturale e la partecipazione delle comunità locali alla sua valorizzazione. Il patrimonio culturale è il patrimonio tangibile e intangibile, nel nostro caso di una città, che è stato lasciato in eredità per essere conservato e trasmesso alle generazioni successive. Comprende fattori tangibili, conoscenze, espressioni artistiche ed architettoniche (edifici e monumenti, siti archeologici, oggetti e opere d’arte, archivi e biblioteche) e intangibili (pratiche sociali, tradizione e costumi). La nascita della nuova città, con le sue trasformazioni, è stata possibile grazie alla crescente disponibilità di capitali che ha caratterizzato la base economica cittadina. 

Imponente l’iconografia a corredo del testo. un catalogo di 473 immagini, che dialogano con il testo, aggiungono alla pagina scritta ritratti esplicativi di come erano e di come sono oggi i luoghi descritti, con i loro artefici e protagonisti.  Il lettore troverà inoltre dodici tavole, nelle quali sono indicate le coordinate topografiche, che consentono, mediante apposita numerazione progressiva, l’immediata individuazione dei siti esaminati, pari a ben 163. Chiude il volume, ad impreziosirlo, una bibliografia di ampio respiro. 

“Liberazione” di Emilio Iodice, un thriller sulla seconda guerra mondiale ispirato a storie vere

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La storia inizia al gate dei passeggeri dell’aeroporto Kennedy nel 1971. Tre famiglie si incontrano, sullo stesso volo per Roma, e scoprono qualcosa di misterioso. Tutti sono legati dalla seconda guerra mondiale e, come scopriranno presto, ognuno di loro è legato a un prete, Don Lorenzo, e ad un’isola, Ponza. 

L’autore di “Liberazione“, Emilio Iodice, è americano di nascita ed italiano di origini, figlio di immigrati, originari dell’isola di Ponza. Nato e cresciuto nella citta di New York. Possiede la doppia cittadinanza, italiana e americana e risiede a Roma.

Iodice ha conseguito il Bachelor of Science presso la Fordham University, l’MBA presso La City University di New York ed ha svolto il dottorato di ricerca presso la George Washington University di Washington, DC. Ha trascorso più di quattro decadi come dirigente senior, come educatore e amministratore universitario e come alto funzionario per molte amministrazioni fino a raggiungere i livelli più alti del servizio civile e del corpo diplomatico degli Stati Uniti. E’ stato, inoltre, massimo consigliere delle amministrazioni statunitensi e fra i più decorati ufficiali, insignito della Medaglia d’Oro per Eroismo, della Medaglia d’oro per il servizio esemplare, della medaglia d’argento e di bronzo ed ha ricevuto numerosi riconoscimenti e premi.

Il romanzo di Iodice è ispirato a storie vere e nessuno dei personaggi è completamente immaginario. Per trasformare la storia in un romanzo, l’autore dovuto adattare e inventare alcuni dettagli ed eventi personali. I racconti iniziano nello stesso momento, si intrecciano lungo la trama e si uniscono alla fine.

La trama del libro ha inizio con l’incontro, sul volo per Roma, deI personaggi principali che si scambiano dei ricordi familiari e così si sviluppa la narrazione… Inizia a New York durante la seconda guerra mondiale. Silverio è un immigrato italiano che lavora al molo, caricando munizioni su navi dirette in Europa e Giappone. Riceve una lettera da un campo di prigionieri di guerra nel Mississippi. Contiene due messaggi.

Uno è di suo cugino, che è stato catturato in Nord Africa, e chiede a Silverio di fargli visita. Il secondo è del Comandante della base che prega Silverio di andare. È urgente e anche pericoloso. Lucia, sua moglie, la sua famiglia e gli amici cercano di convincere Silverio a non partire. Ma lui sente che è una missione che deve assolvere per l’America e l’Italia. 

Silverio e suo cugino Antonio guidano per 1500 chilometri nel cuore del sud americano. Devono affrontare quattro sfide mortali.  Dei poliziotti razzisti in Tennessee che li arrestano e li torturano. Un branco di lupi affamati attacca la loro auto in una foresta vicino al campo.  Vedono una croce luminosa in una landa desolata. È una chiesa. Un pastore di colore li accoglie. La notte successiva il Ku Klux Klan attacca il luogo di culto. La loro missione: linciare il pastore e uccidere gli italiani. Silverio e Antonio affrontano queste figure spettrali, a cavallo, che indossano abiti bianchi con croci rosse, brandendo bottiglie di benzina infuocate, fruste, pistole e fucili. 

L’ultima prova di Silverio è convincere il cugino, capo dei prigionieri italiani, a non unirsi ai nazisti che hanno scavato un tunnel e stanno progettando una coraggiosa fuga dal campo. Mentre Silverio e Antonio sono impegnati in queste vicende, un’altra storia inizia a Wheeling in West Virginia. La storia d’amore tra Carlo ed Helena, una bellissima ragazza i cui genitori provengono dalla stessa città in Italia dell’uomo che ama. È un soldato italiano, prigioniero in un campo americano in Alabama. Carlo riceve un permesso per visitare suo fratello Luigi. Ed è lì che incontra Helena. Per vivere il loro amore devono affrontare enormi ostacoli, comprese le loro stesse paure. 

Mentre le storie di Silverio, Carlo ed Helena proseguono, un altro racconto drammatico prende vita. In un luogo segreto vicino a Washington, DC, i fratelli Joe e Tom, i cui genitori provengono da Ponza, si addestrano per entrare nell’Office of Strategic Services (OSS). Devono aiutare i partigiani durante l’invasione d’Italia. Gli uomini imparano le radiocomunicazioni, il sabotaggio, l’uso degli esplosivi e come uccidere in modo silenzioso ed efficiente. Affrontano un’audace missione dopo l’altra finché non riescono a raggiungere la Quinta Armata che ha invaso l’Italia. Quindi, insieme a Don Lorenzo e a valorosi combattenti per la libertà, salvano dieci famiglie ebree prima che la Gestapo le mandi ad Auschwitz.

A loro insaputa, Joe e Tom diventano figure eroiche della liberazione italiana. Combattono al fianco di uomini e donne coraggiosi e, in particolare, di una ragazza spia dell’OSS nella sede della Gestapo a Roma. La storia finisce, dove è iniziata. Le tre famiglie atterrano nella Città Eterna. Sono accolte da Don Lorenzo, l’uomo che hanno tutti in comune. Era imparentato con Silverio e Lucia e ha collaborato con Tom e Joe durante la guerra.

Clarissa Burt torna in Italia per la presentazione della versione italiana del suo ultimo libro

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Dopo due anni di assenza, Clarissa Burt torna in Italia per presentare il suo nuovo progetto a Roma, Milano Marittima e MIlano in una serie di presentazioni del libro e incontri di empowerment.

In “Ridefinisci la tua autostima”, la versione in lingua italiana del suo ultimo libro, Clarissa Burt offre consigli concreti alle donne per aiutarle ad esprimere la fiducia in loro stesse in ogni aspetto della loro vita: relazioni, famiglia, amicizie, carriere e impegno quotidiano. Condividendo il suo mix unico di conoscenza, attitudine e umorismo, Clarissa guida le lettrici attraverso un programma graduale per donne di ogni età e provenienza. La ridefinizione proposta dalla Burt, ricca di suggerimenti, studi di casi e dichiarazioni, non è né complicata né impegnativa, sebbene crei forza mentale, tenacia e resilienza, qualità necessarie per una maggiore autostima e benessere generale.

Clarissa Burt Rinomata guru dell’aiutare se stessi, speaker motivazionale, imprenditrice, modella, attrice pluripremiata, perso radiofonico e produttrice televisiva. Nominata Dama dell’Ordine Reale della Capadocia. Leader del cambiamento sociale e difensore delle donne. È CEO di In the Limelight Media, una piattaforma multimediale contenente televisione, podcast, e una rivista digitale dedicata ad educare, intrattenere e fare empowerment delle donne; una comunità di donne che credono fortemente nel potere del sostenersi a vicenda, prendendosi cura, condividendo, guidando e facendosi reciprocamente da mentori. Clarissa ha iniziato la sua carriera come modella per l’Agenzia Wilhelmina a New York City, ha sfilato a Milano e sulle più importanti passerelle del mondo, tra le quali Parigi, New York e Tokyo. Come attrice, è apparsa in venti film ed è meglio conosciuta per aver interpretato la protagonista femminile (Xayide) ne “La storia infinita II”. È stata una concorrente della settima edizione del programma televisivo “L’Isola dei Famosi”. Ha partecipato a programmi come “Edera” e “La Talpa” e nei film “Carusco Pascoski (di padre polacco)”, “Natale in India”, “Sotto il Cielo” e “Casamia, casamia”. Clarissa vive a Phoenix in Arizona.

”I Diari degli anni di piombo”. Presentato a Roma il libro tratto dai diari di Andreotti negli anni del terrorismo

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E’ uscito nelle librerie e negli store online, per i tipi della Solferino, il libro di Giulio Andreotti “I Diari degli anni di piombo” curato dai figli Serena e Stefano Andreotti, con prefazione di Bruno Vespa. La presentazione del libro è avvenuta a Roma, presso la Galleria Alberto Sordi, a cura dei giornalisti Bruno Vespa, Massimo Franco e dei figli Stefano e Serena che, tra ricordi familiari ed aneddoti della vita pubblica del padre, hanno ripercorso tappe importanti della carriera politica del sette volte Presidente del Consiglio, in anni cruciali per l’italia.

Con questo libro incentrato sulla stagione del terrorismo degli anni Settanta in Italia, visti dalla penna di uno dei più importanti protagonisti della Prima Repubblica, continua l’ammirevole opera dei figli Serena e Stefano in ordine alla razionalizzazione e ricostruzione dell’enorme quantità di appunti lasciati dal padre.  Un archivio cartaceo, quello di Giulio Andreotti, la gran parte del quale è custodito presso la sede dell’Istituto Don Luigi Sturzo e la restante (i diari) rimane nelle esclusive disponibilità della famiglia. Una massa di “carte” che, messe un foglio sull’altro, supererebbe di 200 metri l’altezza dell’Empire State Building.

L’ultima fatica della famiglia di Andreotti è un testo di oltre settecento pagine, basato sugli appunti di Giulio Andreotti risalenti al tempo in cui fu scritta una delle pagine più drammatiche della storia repubblicana. Appunti e riflessioni su vicende politiche ma anche su questioni umane e personali. “È stato l’anno più drammatico della mia vita per la irrimediabile tragedia di Aldo Moro – scriveva Andreotti il 31 dicembre 1978, come bilancio dell’anno che stava per concludersi – non penso alle conseguenze politiche né alle polemiche che ne sono seguite su una presunta possibilità di scongiurare l’assassinio. Mi sconvolge il pensiero della famiglia al quale Aldo dalla prigione ha dedicato gli accenti più toccanti”.

Nel corso della presentazione sono stati svelati alcuni piccoli segreti sulla vita familiare dell’esponente DC, “Nonostante fosse un potente, poco o nulla si sapeva della sua vita privata. Ho conosciuto persone che mi hanno chiesto se Andreotti avesse figli o addirittura se fosse sposato” ha raccontato il giornalista Franco, biografo di Giulio Andreotti. “In realtà, nostro padre è stato un genitore normalissimo e molto presente, ricordo che da bambino a volte giocavamo a palla nel corridoio della nostra casa di Corso Vittorio, farlo muovere era quasi sempre un’impresa.” ha risposto divertito Stefano Andreotti.

La presentazione ha visto quindi racconti personali alternarsi a riflessioni più profonde come quelle inerenti i rapporti con gli Stati Uniti e l’accusa di collusione con la Mafia. Questioni che, hanno spiegato i figli, hanno fatto maturare nel padre la convinzione che certi teoremi politici e giudiziari siano sorti proprio per ragioni legate alla sua politica estera, in particolare l’apertura verso il mondo arabo e il non sempre totale allineamento all’atlantismo.

 

 

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CULTURA/LIBRI di

Il futuro delle democrazie e il nuovo ordine mondiale dopo il Covid-19

Questa ultima pubblicazione di Gianluca Ansalone si pone l’obiettivo di analizzare l’impatto della pandemia globale sugli equilibri internazionali con particolare attenzione ai modelli di governo che di fronte a nuove sfide sulla sicurezza nazionale rispetto ai pericoli per la salute si distinguono per modello.

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Alessandro Conte
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