GEOPOLITICA DEL MONDO MODERNO

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ESTERI - page 20

Si aggrava il bilancio del terremoto in Marocco, oltre duemila le vittime

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ROMA (ITALPRESS) – Continua ad aggravarsi il bilancio del violento terremoto che nella notte tra venerdì e sabato ha sconvolto il Marocco.

I dati ancora provvisori parlano di oltre duemila morti, mentre continuano le ricerche e migliaia sono anche i feriti.

La Farnesina ha messo a disposizione degli italiani che si trovano nel Paese il numero dell’Unità di crisi. Per emergenze o segnalazioni è possibile contattare il numero +390636225″.

Foto: Agenzia Fotogramma

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Terremoto devastante in Marocco, più di 1.300 morti

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ROMA (ITALPRESS) – Un terremoto di magnitudo 6.8 è avvenuto dieci minuti dopo le 23 di venerdì in Marocco a una profondità di 10 km a circa 70 chilometri da Marrakech. I dati diffusi dal Ministero dell’Interno marocchino parlano di 1.300 morti tra le città di Marrakech, Al Haouz, Ouarzazate, Chichaoua, Azilal e Taroidant. Ingenti i danni alle costruzioni. La gente impaurità si è riversata per le strade, anche tra le vie della Medina.

Tante le telefonate di connazionali che si trovano in Marocco e chiedono di poter rientrare in Italia. Il Ministero degli Esteri, che segue con attenzione l’evolversi della situazione, ha messo a disposizione il numero dell’Unità di crisi. “A seguito del terremoto nell’area dell’Atlante, la Farnesina, con @ItalyinMorocco e @ItalyinCasa, monitorano la situazione e sono in contatto con le autorità locali. Per qualsia emergenza o segnalazione è possibile contattare l’Unità di Crisi al numero +390636225”. Lo scrive su X la Farnesina.

Foto: Agenzia Fotogramma

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Terremoto Marocco, Tajani “Italiani vadano in aeroporto a Casablanca o Rabat”

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ROMA (ITALPRESS) – “Circa 200 italiani sono presenti nell’area colpita dal terremoto in Marocco, ma non ci risultano nè morti, nè feriti”. Lo ha detto a Rai News il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Siamo in contatto con la nostra ambasciata a Rabat, con il console di Casablanca e con quello onorario a Marrakech” ha aggiunto. “Ai nostri connazionali diciamo di non andare all’aeroporto di Marrakech, che è intasato. Lì ci sarà un funzionario a dare indicazioni. Consigliamo di andare in altri aeroporti del Marocco, perchè dagli altri scali gli aerei partono e si può cercare di tornare in Italia. Noi seguiamo minuto per minuto la situazione. Il messaggio che mandiamo alle famiglie che hanno parenti in Marocco è che tutto è sotto controllo da parte delle autorità italiane, il ministero segue persona per persona la situazione in Marocco” rassicura Tajani che poi rivela che al momento è difficile: “organizzare delle operazioni di rimpatrio in questo momento perchè non c’è possibilità di atterrare a Marrakech, l’aeroporto è pieno degli aerei che erano già in partenza. Il consiglio è di andare a Casablanca o a Rabat e prendere l’aereo da lì”.
“Tutti i nostri connazionali sono seguiti dai funzionari del’amabasciata che stanno arrivando all’aeroporto di Marrakech” ribadisce il titolare della Farnesina. “La protezione civile è a disposizione per intervenire, ma al momento non c’è pervenuta nessuna richiesta. Ho sentito Curcio che è in attesa di richieste dal Marocco. La Protezione civile, che è tra le migliori al mondo, è pronta ad essere operativa nel giro di pochi minuti”.

foto: Agenzia Fotogramma

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Stefania Craxi in visita ufficiale a San Marino, incontra una delegazione di Governo

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SAN MARINO (ITALPRESS) – La senatrice e presidente della Commissione Affari Esteri e Difesa della Repubblica Italiana Stefania Gabriella Anastasia Craxi è stata in visita ufficiale nella Repubblica di San Marino dove ha incontrato una delegazione di Governo formata dal Segretario di Stato per gli Affari Esteri Luca Beccari, dal Segretario di Stato per gli Affari Interni Gian Nicola Berti e dal Segretario di Stato per le Finanze Marco Gatti accompagnati dalle rispettive delegazioni e dall’Ambasciatore di Italia a San Marino Sergio Mercuri. A seguire è stata ricevuta in udienza dagli Eccellentissimi Capitani Reggenti e poi insignita dell’Onorificenza dell’Ordine Equestre di Sant’Agata. Craxi ha incontrato anche i membri della Commissione Consigliare permanente Affari Esteri.
“Le dichiarazioni rilasciate dalla Presidente Craxi durante la sua visita – si legge in una nota – confermano gli ottimi rapporti fra Repubblica Italiana e Repubblica di San Marino e la bontà dei percorsi intrapresi dal nostro Paese perché la collaborazione sia massima e trasparente”.
“La visita della Presidente della Commissione Esteri e Difesa della Repubblica Italiana si è rivelata un momento di confronto di altissimo livello – afferma Gian Nicola Berti, Segretario di Stato per gli Affari Interni -. Il nostro Governo e la nostra Commissione Esteri hanno potuto ascoltare le parole illuminate di una grande italiana la cui storia politica fatta di incarichi prestigiosi e di rilievo non lascia spazio a dubbi. Ringrazio di cuore la Presidente Craxi per le parole rivolte a San Marino, per gli spunti che è stata in grado di lasciarci e per la disponibilità. Accoglieremo con piacere la proposta di ulteriori incontri”.

– foto ufficio stampa Segreteria di Stato Affari Interni e Funzione Pubblica San Marino -(ITALPRESS).

Ucraina, Zelensky “Senza Crimea e Donbass non c’è pace sostenibile”

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CERNOBBIO (COMO) (ITALPRESS) – “E’ impossibile pensare di negoziare con Putin”. Lo dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in videocollegamento con il Forum The European House-Ambrosetti, a Cernobbio.
Secondo Zelensky l’uccisione di Prigozhin significa quanto deboli siano le parole dello stesso Putin”. “Prigozhin era un terrorista, ma faceva quello che voleva Putin”, sottolinea il presidente ucraino.
“Senza Crimea, senza Donbass, non ci potrà essere una pace sostenibile in Ucraina e quindi non ci potrà essere una pace sostenibile nell’Unione Europea”, spiega Zelensky, che aggiunge: “La Russia bombarda le nostre case e crea caos in Africa, ma questo non dimostra forza, nasconde solo la debolezza. Il nemico crea caos per prendersi ciò che non gli appartiene”.
“Non abbiamo mai avuto dubbi sul sostegno dell’Italia, e la ringraziamo per l’aiuto che ci ha dato – afferma ancora il presidente ucraino -. Così come ringraziamo l’Unione Europea, questo è il momento delle decisioni forti per la sicurezza globale”.

– foto: Agenzia Fotogramma –

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Colpo di Stato in Gabon. Farnesina “Monitoriamo la situazione, gli italiani siano prudenti”

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ROMA (ITALPRESS) – Il ministero degli Esteri e della Cooperazione internazionale “monitora l’evoluzione della situazione” in Gabon, dove un gruppo di militari ha annunciato di aver preso il potere. “Invitiamo i connazionali alla prudenza. Per qualsiasi emergenza o segnalazione è possibile contattare la nostra Unità di Crisi”, si legge in un post pubblicato su X (ex Twitter) dalla Farnesina.
-foto Agenzia Fotogramma –
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Ucraina, Zelensky “Possibile una soluzione politica sulla Crimea”

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ROMA (ITALPRESS) – E’ possibile una soluzione politica invece che militare, sulla Crimea. Lo ha chiarito il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un’intervista televisiva ripresa da diversi media del Paese. “Quando saremo ai confini amministrativi della Crimea, penso sia possibile forzare politicamente la smilitarizzazione della Russia sul territorio della penisola”, ha affermato Zelensky, che esclude l’intenzione di spingersi oltre i confini russi con il conflitto: “Sarebbe un grosso rischio, verremmo senz’altro lasciati soli, e la lotta per riconquistare i nostri territori è stata sostenuta in maniera determinante grazie ai rapporti con gli alleati”.

– foto: Agenzia Fotogramma –

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Papa Francesco “Giovedì in Mongolia, una visita tanto desiderata”

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ROMA (ITALPRESS) – “Giovedì partirò per un viaggio di alcuni giorni nel cuore dell’Asia, in Mongolia. Si tratta di una visita tanto desiderata, che sarà l’occasione per abbracciare una Chiesa piccola nei numeri, ma vivace nella fede e grande nella carità; e anche per incontrare da vicino un popolo nobile, saggio, con una grande tradizione religiosa che avrò l’onore di conoscere, specialmente nel contesto di un evento interreligioso. Desidero ora rivolgermi proprio a voi, fratelli e sorelle della Mongolia, dicendovi che sono felice di viaggiare per essere tra voi come fratello di tutti. Ringrazio le vostre Autorità per il cortese invito e quanti, con grande impegno, stanno preparando la mia venuta. A tutti chiedo di accompagnare questa visita con la preghiera”. Lo ha detto Papa Francesco, dopo l’Angelus in piazza San Pietro, a Roma.
“Assicuro il ricordo nella preghiera per le vittime degli incendi divampati in questi giorni nel nord-est della Grecia, ed esprimo solidale vicinanza al popolo greco. E restiamo sempre vicini anche al popolo ucraino, che soffre per la guerra, e soffre tanto: non dimentichiamo l’Ucraina!”, ha aggiunto.
“Saluto tutti voi, romani e pellegrini d’Italia e di tanti Paesi.
In particolare – ha sottolineato – saluto il gruppo parrocchiale venuto da Madrid; i sacerdoti della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, con il loro Vescovo; i fedeli di San Gaetano da Thiene in Melìa; le famiglie del quartiere Pizzo Carano di San Cataldo e i ciclisti della Ciociaria. Saluto i ministranti dell’unità pastorale di Codevigo, nella diocesi di Padova, in pellegrinaggio a Roma con il loro parroco”.
“Oggi si ricorda Santa Monica, madre di Sant’Agostino: con le sue preghiere e le sue lacrime chiedeva al Signore la conversione del figlio; donna forte, donna brava! Preghiamo per tante mamme, che soffrono quando i figli si sono un pò perduti o stanno su strade difficili nella vita. E a tutti auguro una buona domenica. Per favore, non dimenticatevi di pregare per me”, ha concluso Papa Francesco.
– foto Agenzia Fotogramma –
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Recuperate le scatole nere del jet di Prigozhin

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MOSCA (ITALPRESS) – Sono state sequestrate in Russia le scatole nere dell’aereo che si è schiantato nella regione di Tver, a bordo del quale si ritiene si trovasse il capo del gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin. Lo fa sapere il Comitato investigativo, citato da Ria Novosti. Sono stati rinvenuti i corpi delle 10 vittime su cui si stanno effettuando gli esami genetici per stabilirne l’identità.
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Trump in carcere ad Atlanta e rilasciato su cauzione

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ATLANTA (STATI UNITI) (ITALPRESS/LA VOCE DI NEW YORK) – L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump si è costituito nel carcere della contea di Fulton, nei pressi di Atlanta, in Georgia. Come riporta La Voce di New York, aveva annunciato che si sarebbe presentato in carcere alle 19:30 e così è stato. Le immagini riprese dagli elicotteri della lunga fila di Suburban nere della polizia e dei servizi di sicurezza con i lampeggianti accesi, una dozzina, più una ventina di poliziotti in motocicletta, che hanno percorso le 15 miglia dall’aeroporto Hartsfield-Jackson alla prigione della contea, sono entrate nelle case di milioni di americani mostrando una città dove le uniche persone in strada erano agenti e giornalisti e uno sparuto gruppo di sostenitori dell’ex presidente da un lato della strada mentre dall’altro c’era gente che vuole vederlo in carcere. Davanti alla prigione c’era una folla di giornalisti e squadre televisive accampate da giorni. Non ci sono state le temute dimostrazioni. Tra l’ingresso dell’ex presidente nella prigione e la sua uscita sono trascorsi poco meno di 45 minuti. È stata fatta la sua foto segnaletica, non era mai successo a un ex presidente americano.
A Trump, che era accompagnato dal suo avvocato, sono stati letti i capi di imputazione per i suoi tentativi di ribaltare la sconfitta elettorale del 2020 in Georgia. Trump è stato rinviato a giudizio il 14 agosto accusato di aver commesso 13 reati, tra cui violazione della legge statale anti-racket per aver costituito una impresa criminale, sollecitazione di un pubblico ufficiale a violare il suo giuramento, cospirazione per impersonare un pubblico ufficiale, cospirazione per commettere falsificazione di primo grado e cospirazione per presentare documenti falsi. Trump aveva cambiato la sua squadra legale. Drew Findling un noto avvocato di Atlanta, è stato sostituito da Steven Sadow. “Non avrebbe mai dovuto essere incriminato. E’ innocente su tutte le accuse presentate nei suoi confronti”, afferma Sadow che peraltro è stato immediatamente chiamato al suo lavoro ancora prima dell’arrivo dell’ex presidente perché uno dei 19 imputati, l’avvocato Kenneth Chesebro, accusato di aver orchestrato il piano per inviare falsi elettori al Congresso, ha chiesto al magistrato un processo abbreviato.
Richiesta sostenuta anche dal procuratore distrettuale Fani Willis che ha domandato al magistrato di mettere in calendario l’inizio del procedimento giudiziario per il 23 ottobre, tra due mesi. Steve Sadow, si è opposto e ha indicato che avrebbe presentato una mozione per separare il suo caso, quello di Trump, da quello di Chesebro, cosa che lo libererebbe dal procedimento abbreviato. La questione ora spetta al giudice Scott McAfee, che ha gestito la procedura della convalida degli arresti e delle cauzioni per i 19 imputati. Un processo a soli due mesi da oggi sembra poco plausibile, data la quantità di imputati, di mozioni preliminari e le complesse questioni legali che potrebbero essere discusse prima che una giuria possa essere insediata. La decisione di Trump di cambiare avvocato è stata fatta dopo che Drew Findling, avevano negoziato una cauzione di 200 mila dollari per Trump. Nel primo pomeriggio si era costituito il suo ex capo di gabinetto, Mark Meadows che è stato rilasciato dopo aver versato una cauzione di 100 mila dollari.

– foto: Agenzia Fotogramma –

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