GEOPOLITICA DEL MONDO MODERNO

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Redazione - page 316

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Nigeria out of fuel crisis

Nigeria’s fuel wholesalers say they have reached a deal with the government that should soon see the end of the crippling fuel crisis.

The agreement was reached after talks with the finance minister, Danladi Fasali from the Independent Petroleum Marketers Association told the BBC.

The wholesalers had stopped distributing fuel after alleging the government owed them $1bn (£625m).

The shortage has had an impact on the country’s aviation and banking sectors.

8 bit big movie on Yuotube by David Dutton is a success

A team which recreates popular movies as 8-bit video games is attracting millions of views on YouTube. David Dutton from California makes the “old school” arcade-style films for film collective Cinefix.

His four minute version of 2001 Japanese anime movie Spirited Away has attracted nearly 1m views since it was uploaded last month. Other films to get an “old school” makeover include Titanic, The Avengers and Frozen.

Le italiane Salini Impregilo e Azimut protagoniste in Papua Nuova Guinea e Australia

BreakingNews/ECONOMIA di

La prima progetterà la diga Karamui nell’ambito di un progetto idroelettico da 2 milioni di dollari. La seconda ha acquisito il 100% di Ewm.

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Imprese italiane protagoniste dall’altra parte del mondo negli ultimi giorni. Salini Impregilo si è aggiudicata la gara d’appalto per un progetto idroelettrico in Papua Nuova Guinea con 2 milioni di dollari e di durata quinquennale: tra le grandi opere, spicca la diga Karamui nella provincia di Simbu.

Dall’Australia, buone notizie anche da Azimut, che, tramite la controllata AZ NGA Azimut, ha acquisito il 100% Ewm. Il valore di questa operazione, 3,9 miliardi di euro, comprende il concambio del 49% delle quote con la società appena rilevata e la suddivisione del 51% delle quote tra i soci fondatori.

 

Redazione

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L'Isis conquista la città di Palmira

Video di

Inarrestabile la marcia dell’Isis che dopo aver conquistato la citta’ di Palmira muove verso Bagdad .

il califfato si dirige verso le due capitali damasco in Siria e Bagdad in Iraq con l’obiettivo di far cadere i due governi e instaurare il califfato nero

Ma intanto anche i qaedisti del Fronte al Nusra, insieme ad altri gruppi armati fondamentalisti, hanno inferto un altro duro colpo alle forze siriane, occupando un ex ospedale trasformato in caserma nella citta’ Nord-Occidentale di Jisr al Shughur, dove erano assediati da settimane 200 soldati, la cui sorte rimane per ora sconosciuta

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Shi'ite militias advance on Islamic State insurgents near Iraq's Ramadi

Breaking News Tv di

Shi’ite Muslim militiamen and Iraqi army forces launched a counter-offensive against Islamic State insurgents near Ramadi on Saturday, a militia spokesman said, aiming to reverse potentially devastating gains by the jihadi militants.

The fall of Ramadi, the Anbar provincial capital, to Islamic State on May 17 could be a shattering blow to Baghdad’s weak central government. The Sunni Muslim jihadis now control most of Anbar and could threaten the western approaches to Baghdad, or even surge south into Iraq’s Shi’ite heartland.

Ferma condanna dell'ONU per gli attacchi in Siria

BreakingNews di

“La decisione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è un risultato importante frutto dell’azione del governo italiano.”

Così il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Paolo Gentiloni ed il Ministro dei Beni ed Attività culturali e turismo Dario Franceschini hanno espresso il proprio plauso per l’iniziativa assunta dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che, su impulso dell’Italia, ha rilasciato un Press Statement che condanna con fermezza i barbarici attacchi terroristici in atto in Siria da parte dell’ISIL, inclusa la violenta occupazione della città di Palmira.

“La salvaguardia del patrimonio mondiale dell’umanità deve costituire un elemento centrale nelle iniziative internazionali di pace e l’Italia sta lavorando in sede Unesco per difendere i valori identitari delle nazioni colpite dalla distruzione indiscriminata del proprio patrimonio culturale”, hanno sottolineato Gentiloni e Franceschini.

Immigrazione, Gentiloni: “Risoluzione Onu essenziale per confisca barconi”

BreakingNews di

Il ministro degli Affari Esteri parla della questione degli sbarchi e delle quote di migranti dei Paesi Ue “da redistribuire fra i partner”. Inoltre, c’è soddisfazione perchè “è la prima volta che si afferma il principio di condividere l’accoglienza dei migranti.
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“Il comunicato finale del Consiglio europeo indica chiaramente l’obiettivo: ‘Prendere misure sistematiche per individuare, fermare e distruggere le imbarcazioni prima che siano usate dai trafficanti’. Le modalità non le definisce il ministero degli Esteri. Non saranno operazioni di bombardamento da aerei o da navi in mare dei barconi e non sarà un intervento di occupazione con boots on the ground, forze militari sul terreno”. Paolo Gentiloni, Ministro degli Affari Esteri, in un’intervista a Il Corriere della Sera, ribadisce, come fatto venerdì 15 maggio, la volontà, a livello europeo, di non volere agire per via militare in Libia, ma che “è essenziale avere una risoluzione Onu: lo richiedono anche solo il sequestro e la confisca al largo o l’eliminazione a riva dei mezzi”.

La questione migratoria richiede soluzioni strutturali: “Il naufragio di un mese – afferma – fa avrebbe potuto essere un naufragio dell’Europa. Invece ha provocato un suo risveglio politico e il ruolo dell’Italia è stato decisivo. Nessuna singola misura può risolvere una volta per tutte il problema del migranti. Sarà permanente nei prossimi decenni, basta guardare i divari di reddito e demografici tra Europa e Africa, le crisi e le guerre. Non illudiamoci di poterlo cancellare, possiamo solo lavorare per regolarlo”, incalza il titolare della Farnesina.

E ancora: “Sono state fissate quote per Paese, quanto ai migranti in arrivo da Paesi terzi. C’è ancora da quantificare la quota di rifugiati che sono già in Europa, cioè in Italia e in Grecia, da redistribuire fra i partner. Comunque è la prima volta che si afferma il principio di condividere l’accoglienza dei migranti. Certo è ancora una proposta, ma nasce dalla decisione del Consiglio europeo straordinario chiesto da Renzi il 23 aprile”, prosegue il Ministro.

Oltre all’Europa, Stati Uniti e Russia possono svolgere un ruolo decisivo nella risoluzione delle crisi mediterranee e in altri scenari geopolitici: “Ho detto a Kerry al vertice Nato in Turchia, dov’è arrivato subito dopo Sochi, che l’Italia ha molto apprezzato la sua iniziativa. Come il Segretario di Stato mi aveva spiegato, anticipandomi alcune settimane fa l’intenzione di incontrare Putin, non si tratta di un ritorno al “business as usual” pre Ucraina, ma del tentativo di riaprire un canale di comunicazione. II suo messaggio è che la discussione sull’Ucraina è stata “costruttiva” anche se attesa alla prova dei fatti sul pieno rispetto degli accordi di Minsk da parte di Mosca. Oltre a questo, era fondamentale per gli Usa consolidare la disponibilità russa a collaborare sulla trattativa nucleare con l’Iran, dove Mosca svolge da mesi un ruolo rilevante e positivo, sulla Siria e sulla Libia”, conclude Gentiloni.

Redazione

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Moas: more than 1400 migrants saved since beginning of May

BreakingNews @en di

The search and rescue charity Migrant Offshore Aid Station (MOAS) helped rescue 1,441 people in just 12 days in back-to-back sea rescues from unseaworthy boats in the central Mediterranean Sea.
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After starting its season on May 2, MOAS carried out six separate rescues, providing shelter and lifejackets to 106 children, 211 women and 1,124 men on board the 40-metre (130 ft.) vessel M.Y. Phoenix. Médecins Sans Frontières (Doctors Without Borders) provided post-rescue assistance including medical care.

The vessel was expected to return to its home base in Malta for restocking earlier on Thursday, May 14th, however the crew decided to continue at sea as it detected an aging wooden boat with 561 people on board, including 60 children. Hundreds of people, mostly from Eritrea, were at risk of suffocation crammed down below the deck of the 18-metre (59 ft.) wooden boat.

Speaking about the latest rescue, MOAS founder and crew member Christopher Catrambone said: “Our search and rescue crew has never seen anything like it. People just kept coming up from the hold in an endless stream of humanity.”

“Some of them have told us terrible stories of persecution and escape. These people have no freedom. They have nothing,” Catrambone said, adding that rescued migrants reported poor conditions and treatment from their time spent in Libya.

As part of the operation, M.Y. Phoenix cooperated fully with Rome’s Maritime Rescue Coordination Centre and other vessels in the area, transferring a number of migrants to merchant vessels and in one case also to the British warship MHS Bulwark. In this case, M.Y. Phoenix transferred 188 people with 15 different nationalities who were rescued earlier from two separate dinghies.

M.Y. Phoenix is currently on its way to Messina (Italy) to disembark 407 people who are currently receiving medical attention.

The MSF team onboard reports that the health status of people is generally good due to being rescued early in their journey. This year, the M.Y. Phoenix is operating close to Libyan coast and flying two Schiebel Camcopter S-100 drones inside Libyan airspace, allowing MOAS to locate and rescue people sooner.

The largest rescue ever carried out by M.Y. Phoenix came just one day after the European Commission presented the European Agenda on Migration with new proposals to address the migration crisis in the Mediterranean.

Solutions include the shared responsibility for asylum seekers across all member states and preventing deaths at sea.

Close to 3,600 migrants were rescued from overcrowded boats sailing from Africa to Europe over the past 48 hours, Italian officials said Thursday. Relatively calm sea conditions typically encourage more crossings.

Mohamed, a 23-year-old from Somalia, shared his harrowing tale: “On the boat it was very difficult. There is no space and no captain that knows how to drive the boat. People get really scared, especially when the waves are big. We are not even sure of the direction we need to take. The smugglers point in a direction and tell us to keep going that way.”

In 2015 alone, 1,826 migrants are thought to have died while crossing the Mediterranean already so far this year. However, the statistics are unreliable as many of those who made the attempt have vanished, according to new research released by VU University Amsterdam early this week.

The surge in migrants crossing the Mediterranean has prompted the EU Security Council to draft a resolution that would grant European countries to use military force to seize suspected smuggling ships on the high seas or in Libya’s territorial waters. The resolution will be discussed during the EU ministers’ talks on Monday, May 18.
Redazione

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Europe and the US in support of the national unity of Libya

BreakingNews @en/Miscellaneous di

The Governments of France, Germany, Italy, Spain, the United Kingdom and the United States of America reaffirm their strong commitment to the sovereignty, independence, territorial integrity and national unity of Libya, and to ensuring that Libyan economic, financial, and energy resources are used for the benefit of all Libyan people.
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Talks of peace between Tobruk and Tripoli governments can’t stop them: “At a time when the UN-sponsored political process is making progress towards a lasting resolution of the conflict in Libya, we express our concern at attempts to divert Libyan resources to the narrow benefit of any side in the conflict and to disrupt financial and economic institutions that belong to all Libyans”.
Libyans establishments and economy are independent: “We reiterate our expectation that those on all sides representing Libya’s independent institutions, namely the Central Bank of Libya (CBL), the Libyan Investment Authority (LIA), the National Oil Corporation (NOC) and the Libyan Post Telecommunications and Information technology company (LPTIC) will continue to act in the long term interests of the Libyan people pending clarification of unified governance structures under a Government of National Accord”.
National unity is necessary to fight Islamic State: “We reiterate that Libya’s challenges can only be addressed by a government that can effectively oversee and protect Libya’s independent institutions, whose role is to safeguard Libya’s resources for the benefit of all Libyans.  Terrorists are exploiting this conflict to establish a presence in Libya and will take advantage of Libya’s national wealth to advance their appalling transnational agenda”.
France, Germany, Italy, Spain, the United Kingdom and the United States of America reiterate support for all Libyans: “Libya is fortunate to have the resources to enable it to become a peaceful and prosperous nation, with a powerful and positive impact on the wider region. We urge all Libyans to support the continued independence of its financial and economic institutions”.
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Europa e Usa a sostegno dell'unità nazionale della Libia

BreakingNews/Varie di

I Governi di Francia, Germania, Italia, Spagna, Gran Bretagna e Stati Uniti ribadiscono il loro forte impegno per la sovranità, l’indipendenza, l’integrità territoriale e l’unità nazionale della Libia, e affinché le risorse economiche del Paese siano utilizzate per il benessere della popolazione libica.

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Il primo riferimento è alle trattative tra i governi di Tobruk e Tripoli condotte dal mediatore Onu Bernardino Leon: “In un momento in cui il processo di dialogo guidato dalle Nazioni Unite fa segnare progressi verso una soluzione durevole del conflitto in Libia, esprimiamo la nostra preoccupazione per i tentativi di dirottare risorse libiche ad esclusivo vantaggio di una delle parti in conflitto e di dividere istituzioni economico-finanziarie che appartengono a tutti i cittadini libici”.
Nessuna interferenza nelle istituzioni e nell’economia libiche: “Affermiamo nuovamente l’auspicio che coloro che rappresentano le istituzioni libiche indipendenti, vale a dire la Banca Centrale di Libia (CBL), la Libyan Investment Authority (LIA), la National Oil Corporation (NOC) e la compagnia delle Poste e Telecomunicazioni libiche (LPTIC), a qualsiasi campo appartengano, continuino ad operare nell’interesse di lungo termine del popolo libico, in attesa di un chiarimento circa le strutture di governance sotto il Governo di unità nazionale”.
L’unità nazionale è l’unica possibile soluzione per combattere lo Stato Islamico: “Ribadiamo che le sfide che la Libia deve fronteggiare possono essere affrontate soltanto da un esecutivo che possa supervisionare e proteggere in maniera efficace le istituzioni indipendenti del Paese, il cui ruolo è di salvaguardare le risorse della Libia a beneficio di tutta la popolazione. I terroristi stanno approfittando del conflitto in corso per radicare la propria presenza nel Paese e intendono impadronirsi della ricchezza della Libia per portare avanti la propria agenda transnazionale”.
Francia, Germania, Italia, Spagna, Gran Bretagna e Stati Uniti ribadiscono il loro sostegno ai cittadini libici: “La Libia possiede le risorse necessarie per creare una nazione pacifica e prospera, in grado di esercitare un forte ruolo positivo nel più ampio contesto regionale. I terroristi traggono beneficio da questo conflitto poiché il loro scopo è far avanzare i loro progetti in Libia e nel mondo. Esortiamo con forza tutti i cittadini libici a sostenere l’indipendenza di queste istituzioni dalle influenze politiche”.

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Redazione
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