Attacco a Solingen: preoccupazioni sulla sicurezza in Germania

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Il vicecancelliere tedesco Robert Habeck ha dichiarato che il siriano arrestato per la strage di Solingen non faceva parte della lista dei soggetti ritenuti pericolosi nella scena islamista, che conta un numero a tre cifre. Durante un incontro con la stampa a Flensburg, Habeck ha espresso il suo cordoglio per le vittime e ha sottolineato la necessità di migliorare le politiche di sicurezza in Germania. “Di fronte alla minaccia del terrorismo, serve che la polizia sia ben attrezzata e su questo bisogna investire dei soldi”, ha affermato. Inoltre, ha richiesto un inasprimento della legge sulle armi e ha ribadito che chi compie reati violenti deve essere punito con la massima durezza.

Secondo diversi media tedeschi, il siriano arrestato per la strage di Solingen avrebbe dovuto essere espulso, ma di lui si erano perse le tracce. La Procura federale, che ha acquisito le indagini, non ha voluto commentare la notizia. L’arrestato era arrivato in Germania nel 2020 a Bielefeld.

La procura tedesca sospetta che il 26enne, che nei giorni scorsi ha accoltellato e ucciso tre persone, sia un membro del gruppo terroristico Isis. Un portavoce della Procura ha riferito all’Afp che l’uomo è indagato per partecipazione a un’organizzazione terroristica. L’Isis ha rivendicato l’attentato, in cui almeno tre persone hanno perso la vita.

Il sospetto si è consegnato alle autorità investigative e ha confessato di essere responsabile dell’attacco, ha reso noto la polizia. “L’uomo che abbiamo cercato per tutto il giorno è stato recentemente preso in custodia presso i nostri uffici”, ha dichiarato il ministro degli Interni della Renania Settentrionale-Vestfalia, Herbert Reul, alla televisione pubblica Ard. Gli investigatori hanno “elementi di prova”, ha aggiunto senza fornire ulteriori dettagli. La polizia ha precisato che la persona arrestata ieri sera in un centro di accoglienza per rifugiati a Solingen, non lontano dal luogo dell’attacco, era inizialmente considerata un “testimone”.

Bookreporter Settembre

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