Tokyo: la corsa per l’eredità di fumio kishida alla guida del partito liberaldemocratico

in ASIA PACIFICO by

In Giappone si è aperta ufficialmente la competizione per raccogliere l’eredità di Fumio Kishida alla guida del Partito Liberaldemocratico (LDP). La decisione di Kishida di non cercare la riconferma a settembre ha dato il via a una serie di candidature e speculazioni su chi prenderà le redini del partito che, con rare eccezioni, ha dominato la scena politica giapponese per decenni.

Il primo a formalizzare la propria candidatura è stato Takayuki Kobayashi, ex ministro per la Sicurezza economica, che compirà 50 anni a novembre. Nonostante la sua relativa giovinezza e il suo status di figura meno conosciuta rispetto ai veterani della politica, Kobayashi ha dichiarato di voler rinnovare profondamente il LDP, proponendo un’agenda di cambiamento per il Giappone. “Voglio fare un nuovo LDP, creare una società in cui la gente possa sognare e avere speranza e spingere il Giappone alla guida del mondo”, ha affermato Kobayashi. La sua candidatura è sostenuta soprattutto dai deputati più giovani del partito, desiderosi di un cambiamento generazionale e di una visione fresca per il futuro del Paese.

Mentre Kobayashi rappresenta la novità, altri nomi ben più noti stanno emergendo come potenziali candidati. Tra questi, Shigeru Ishiba, ex ministro della Difesa di 67 anni, è in testa ai sondaggi secondo l’agenzia Kyodo. Ishiba, noto per la sua lunga esperienza politica e la sua popolarità tra gli elettori, è visto come uno dei favoriti nella corsa. Accanto a lui, anche Sanae Takaichi, 63 anni, attuale ministro della Sicurezza economica che ha sostituito proprio Kobayashi, sta considerando la sua candidatura.

Un altro nome di spicco è Shinjiro Koizumi, 43enne ex ministro dell’Ambiente e figlio dell’ex premier Junichiro Koizumi. Koizumi ha dichiarato di “considerare seriamente” la sua partecipazione alla competizione, offrendo una prospettiva giovane e dinamica che potrebbe attirare sia i giovani elettori che i riformisti all’interno del partito.

Non meno importante è Taro Kono, 61 anni, ex ministro degli Esteri e attuale ministro per il Digitale, il cui nome circola con insistenza tra i potenziali candidati. Kono è noto per le sue posizioni progressiste e per il suo impegno nella trasformazione digitale del Giappone, un tema cruciale per il futuro del Paese.

Infine, Yoko Kamikawa, attuale ministro degli Esteri e una delle poche donne ad avere un ruolo di rilievo nel governo di Kishida, sembra avere ambizioni di leadership. A 71 anni, Kamikawa rappresenterebbe un’opzione più tradizionale e conservatrice, ma con un forte impegno nella diplomazia internazionale.

Nelle prossime ore, è atteso l’annuncio ufficiale del LDP sulla data della corsa alla presidenza, che dovrebbe tenersi il 27 settembre. Per partecipare alla competizione, i candidati dovranno ottenere il sostegno di almeno venti deputati. L’esito di questa corsa sarà determinante per il futuro politico del Giappone, con le elezioni generali già in programma per il 2025. Mentre la nazione guarda con interesse ai candidati, la posta in gioco è alta, e il futuro del Giappone potrebbe dipendere dalle decisioni prese nelle prossime settimane.

Bookreporter Settembre