Presentato alla Camera dei Deputati il libro “AMMARE” sul “Modello Mazara del Vallo”

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Si è tenuta ieri, presso la Sala “Matteotti” della Camera dei Deputati, la presentazione del libro “AMMARE: Convivenza o Integrazione nel Mediterraneo – Il Modello Mazara del Vallo”, scritto da Roberto Marrone e Giuseppe Messina. 

La presentazione è stata aperta dai saluti istituzionali dell’Onorevole Maria Carolina Varchi, Segretario di Presidenza della Camera dei Deputati. Entrambi hanno sottolineato l’importanza del tema trattato dal libro, evidenziando le sfide e le opportunità legate alla convivenza e all’integrazione nel contesto mediterraneo.

Gli autori del libro, Roberto Marrone e Giuseppe Messina, hanno dialogato con un panel di esperti composto dal Prof. Gaetano Armao (Diritto Amministrativo UniPa), dal Dott. Alessandro Bertoldi (Direttore esecutivo Istituto Milton Friedman) e dalla Dott.ssa Ornella Cuzzupi (Segretaria nazionale Ugl Scuola). La discussione è stata moderata dal Dott. Giuseppe Ciulla, giornalista e autore RAI 3, che ha sapientemente guidato il dibattito, stimolando riflessioni profonde e interventi significativi da parte dei relatori.

Durante l’incontro, sono stati affrontati temi cruciali legati alla convivenza e all’integrazione, con particolare riferimento al “Modello Mazara del Vallo”, un esempio di come la cultura mediterranea possa rappresentare un ponte tra popoli e tradizioni diverse. Il pubblico ha partecipato con interesse, ponendo domande e condividendo esperienze personali, arricchendo così il dibattito.

“Ammare” (nel mare) è il luogo dove tutto ha inizio. Un punto in mezzo al Mediterraneo che segna irrevocabilmente il destino di chi ce la fa e dei tanti, troppi, che non arriveranno mai e vedranno naufragare ogni speranza di un’esistenza migliore. Ammare è anche il punto che unisce e che separa.
Il focus di questo libro è sul tema della migrazione e sulla città di Mazara del Vallo, capitale storica della pesca, considerata dai media modello virtuoso per la convivenza tra le varie etnie. Convivenza che nasce a bordo dei pescherecci, testimoni silenziosi di una integrazione compiuta – almeno a bordo – ma che a terra è ancora tutta da inventare.
In dialetto l’espressione “Ammare” ha un’accezione negativa che viene spesso utilizzata per enfatizzare una difficoltà ma, nello stesso tempo, nella parola c’è anche “Amare”, presupposto indispensabile per ogni possibile e auspicabile futuro di convivenza e di pace.
Il testo è corredato da testimonianze che aprono uno squarcio su un fenomeno ancora tutto da capire.

L’evento si è concluso con un caloroso applauso e con l’augurio che i temi trattati e le riflessioni emerse possano contribuire a promuovere una maggiore comprensione e collaborazione tra le diverse comunità che vivono nel Mediterraneo.

Bookreporter Settembre

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