Il vertice estivo franco-tedesco a Fort Bregançon

22 Agosto 2020
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La preoccupazione per l’aumento dei casi di Covid-19, il sostegno ad una mediazione europea in Bielorussia, l’allarme per le condizioni dell’oppositore russo Navalnyj e le tensioni nel Mediterraneo orientale: questi i principali temi affrontati dal Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron e la Cancelliera tedesca Angela Merkel nel summit tenutosi il 20 agosto a Fort Bregançon, la residenza estiva del Presidente francese in Costa Azzurra. È il primo vertice tra i due leader in questa sede e la Cancelliera si è detta emozionata al pensiero che in quello stesso posto, nel 1985, François Mitterrand invitò il cancelliere Helmut Kohl. Merkel e Macron rafforzano, così, la ritrovata armonia tra le due potenze europee.

La sfida del Covid-19

Il 20 agosto, a Fort Bregançon, Emmanuel Macron e Angela Merkel hanno passato in rassegna le principali questioni nell’agenda europea ed internazionale.

I due leader hanno espresso preoccupazione per l’aumento dei contagi da Covid-19 nei due Paesi ed in tutta Europa, chiarendo la linea comune nella politica di prevenzione e nella sperimentazione di un vaccino. Testare, tracciare, isolare: queste le parole d’ordine. “In questo momento ci sono più vaccini già nella fase 3 e abbiamo prospettive ragionevoli di avere un vaccino nei prossimi mesi” così Macron ha espresso la sua soddisfazione per la coordinazione europea nella ricerca. “Questo non risolve i problemi delle prossime settimane ma dei prossimi mesi” ha aggiunto.

I due leader hanno manifestato la volontà di non richiudere i rispettivi Paesi e di non privare ulteriormente i cittadini delle loro libertà, rimarcando la necessità di imparare a convivere con il virus, scovando ed isolando i focolai. “Vogliamo in ogni caso evitare che vengano di nuovo chiuse le frontiere nell’Unione europea” ha dichiarato Angela Merkel, per poi evidenziare l’importanza di concordare e sviluppare criteri simili nella gestione della pandemia, muovendosi su basi scientifiche.

Sulla scia del risultato raggiunto con il Recovery Fund, un programma finanziario senza precedenti per affrontare una crisi pandemica senza precedenti, Merkel e Macron hanno sottolineato che se l’obiettivo è comune a tutti gli Stati membri dell’Unione europea, il risultato è tangibile. L’imperativo è ora quello di scongiurare un nuovo confinamento, ridare slancio alla crescita europea ed unirsi in una sola voce nell’ambito della politica estera continentale.

Le altre questioni cruciali

Altro tema condiviso da Francia e Germania è la preoccupazione per le condizioni del leader dell’opposizione russa, Aleksej Navalnyj, avvelenato pochi giorni fa. I due leader hanno offerto a “tutta l’assistenza necessaria, asilo e protezione” chiedendo a Mosca di chiarire quanto prima la questione. “È molto, molto importante ora chiarire urgentemente come si sia verificata questa situazione. Insisteremo su questo” hanno dichiarato.

Proprio, il Presidente russo Vladimir Putin, qualche giorno prima del vertice ha definito inaccettabile l’interferenza franco-tedesca in un’altra questione cruciale, quella della crisi bielorussa. Come già espresso precedentemente nell’ambito di un colloquio con Angela Merkel, Putin ha ribadito in una telefonata con Emmanuel Macron che “interferire negli affari interni” della Bielorussia e “mettere pressione sulla leadership” del Paese, vale a dire sul presidente Alexander Lukashenko, è considerato “inaccettabile”.

Francia e Germania concordano sulla necessità di istituire una mediazione europea tra i diversi attori dell’attuale crisi in Bielorussia, ritenendo che “un dialogo fra le autorità, l’opposizione e la società civile” sia “indispensabile” ed auspicando che questo dialogo “possa essere intavolato dai bielorussi”, sebbene l’Unione europea ed altri enti, come l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE), siano pronti ad assisterlo e ad includere la Russia. A tal proposito Macron ha spiegato che il Presidente russo si è detto favorevole ad una mediazione sotto l’egida dell’OSCE, mentre ad essere reticente è lo stesso Aleksandr Lukashenko. Quest’ultimo, come sottolineato dalla Merkel, non ha tentato di parlare con nessuno dei leader europei.

Infine, condivisa è anche la linea sul Mediterraneo orientale, in seguito all’escalation tra Turchia e Grecia ed alla questione dei migranti: l’obiettivo comune è quello di “mantenere la sovranità europea e la stabilità”. Ognuno contribuirà al raggiungimento di tale obiettivo con i propri mezzi a disposizione e dunque con la flotta francese e l’ ”arma della diplomazia” tedesca.

“La diplomazia senza linee rosse e presenze a volte militari non esiste, almeno non a lungo, ma la potenza militare senza un percorso diplomatico è controproducente perché conduce solo all’escalation. Bisogna giocare su entrambi i piani ecco cosa facciamo” ha chiarito in conferenza stampa Macron.

Nelle battute finali del vertice, la Cancelliera tedesca ed il Presidente francese hanno anche simpaticamente accennato alla finale di Champions League che vedrà giocare la squadra tedesca del Bayern Monaco contro quella francese del Paris Saint-Germain: “Che vinca il migliore” hanno concluso i leader.

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